Ciao,
è venuto anche per me il momento di lasciare questa azienda. Chiedo scusa a tutti quelli che avrei dovuto salutare personalmente e che non ho salutato, ma non sono tagliato per gli addii, e poi Asti in fondo è piccola. Dopo quasi 17 anni è veramente complicato riuscire a trovare parole che non siano banali o scontate. Mi ritornano alla mente i periodi in cui era difficile trovare parcheggio, in cui quest'azienda era il fiore all'occhiello dell'economia astigiana, in cui dire "lavoro in CESET" suscitava ammirazione ... tempi lontani ... passati purtroppo, ora rischi che ti venga negato anche solo il finanziamento per il televisore..
Se da un lato il distacco è duro, ho trascorso in questa azienda la quasi totalità della mia vita lavorativa, da un altro è però anche un grande sollievo, l'ultimo periodo è stato tutt'altro che facile, ma è comunque servito a qualcosa, ad esempio a capire con chi ho condiviso questi anni di lavoro poichè è nei momenti difficili che la vera natura delle persone emerge e si rivela per quello che è, ma soprattutto mi è servito a rivedere e ricollocare i valori in cui credo nel giusto ordine.
Andandomene, rifletto su quanto ho potuto lasciare di buono e su quanto mi porto dietro. Se qualcosa di buono ho lasciato non sta a me giudicarlo, con me porto soprattutto l'amicizia dei pochi colleghi con i quali sono riuscito ad instaurare un rapporto vero e sincero e che sono sicuro durerà negli anni a venire. Tutto il resto non merita alcuna menzione.
A chi resta e a chi, come me, è destinato ad uscire auguro tanta, tanta fortuna (che ne abbiamo tutti bisogno) e auguro di riuscire a trovare una dimensione giusta in cui ci sia spazio per la realizzazione professionale, ma anche e soprattutto per quella umana perchè se è vero che il lavoro ci permette di portare a casa il pane per vivere, che vita sarebbe senza qualcuno con cui condividerlo ?