lunedì 13 gennaio 2014

Dopo due anni ... aggiornamento sulla situazione Askoll. Incontro del 6 dicembre.

In data 6 dicembre, alle ore 15 si è tenuto presso il MiSE un incontro per la verifica delle problematiche dello stabilimento di Castell’Alfero in provincia di Asti della Askoll P&C. Alla riunione erano presenti il Dr. Castano del Ministero dello sviluppo economico, il vicesindaco del Comune di Castell’Alfero Dr. Angelo Marengo che rappresentava anche la Provincia di Asti, il direttore del personale del gruppo Askoll di Vicenza Mario Bassini, il direttore dello stabilimento di Castell’Alfero Mario Faccio, i sindacati territoriali FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL e le RSU. Il Dr. Castano ha ricordato all’azienda che il Ministero è stato sollecitato dalle OO.SS. a convocare le parti a causa delle forti preoccupazioni circa la vendita all’estero dello stabilimento di Castell’Alfero di Asti. L’ipotesi dell’esistenza di una trattativa finalizzata alla vendita è stata smentita dall’azienda che tuttavia ha precisato che sono al vaglio varie ipotesi, tra cui anche quella della chiusura.
Il Dr. Castano ha chiesto come mai un reparto è stato recentemente trasferito in Slovacchia e le OO.SS. hanno ricordato che il gruppo Askoll aveva rilevato i due stabilimenti di Castell’Alfero e Moncalieri nel 2008 con un piano industriale che aveva l’obiettivo di fermare la delocalizzazione all’estero, invece Moncalieri è stata chiusa di recente. La forte riduzione dei volumi produttivi a Catell’Alfero è attribuita dalla proprietà alla crisi che ha investito alcuni clienti internazionali (es. Fagor), tuttavia i sindacati hanno ricordato che Castell’Alfero ha altri clienti importanti che non sono in crisi e che Askoll ha recentemente creato, in collaborazione con il Politecnico di Torino, un prodotto innovativo e commercializzabile chiamato EROD (una metodologia innovativa per motori elettrici ad alta efficienza energetica) che potrebbe essere sviluppato nello stabilimento di Castell’Alfero. Dei 224 occupati dello stabilimento di Castell’Alfero, 150 usufruiscono dei contratti di solidarietà e 71 sono in CIGS. Gli ammortizzatori sociali scadono a giugno del 2014, le OO.SS. hanno chiesto alla proprietà previsioni oltre il trimestre del prossimo anno dal momento che non si esclude nessuna ipotesi, né la chiusura, né il ridimensionamento, nè la delocalizzazione o lo sviluppo di nuovi prodotti. Il Dr. Bassini ha ribadito che non si possono fare previsioni oltre il primo trimestre del 2014 in quanto la contingenza impedisce di disporre di una pianificazione superiore ai tre mesi. L’azienda, su sollecitazione del dr. Castano ha dichiarato di essere disponibile ad un nuovo confronto con le parti sociali al Ministero dello sviluppo economico entro febbraio 2014.