mercoledì 8 giugno 2011

Moncalieri, sarà chiusura

La peggiore delle previsioni è divenuta purtroppo realtà. Moncalieri chiuderà i battenti. In queste ore si sta lavorando ad un' ipotesi di accordo in modo da permettere un' uscita dignitosa a tutti i dipendenti dello stabilimento.
L'obiettivo è quello di chiudere le trattative entro la giornata di domani. Già questa sera l'ipotesi di accordo verrà sottoposta al vaglio dei lavoratori, dopo di chè, se approvata, verrà portata all'attenzione dell'azienda.
Tutta la solidarietà possibile ai lavoartori di Moncalieri, per i quali si prefigura un immediato futuro tutto in salita. Ci auguriamo che le loro richieste vengano accolte e che venga loro data una possibilità di ricollocamento oltre che tramite gli strumenti istituzionali anche per mezzo di un impegno serio e concreto da parte dell'azienda.
Ci auguriamo che il progetto "Creare Lavoro" più volte sbandierato dalla direzione non sia solo, come di fatto è stato fin ad oggi , una scatola vuota messa in piedi per far vedere che l'azienda si sta occupando dei lavoratori in esubero, ma un' occasione per dare al maggior numero di persone possibile un' opportunità di ripartire e ricostruirsi una vita lavorativa. Perchè ciò sia possibile l'azienda deve fare di più, molto, molto di più, di quello che ha fatto fin ora. Non è pensabile gestire un progetto del genere dal veneto senza avere la più pallida idea del tessuto sociale all'interno del quale si devono reinserire i lavoratori e delle realtà produttive locali. Chi si occuperà di questo problema dovrà necessariamente essere presente sul territorio. Altrimenti sarà solo l'ennesima presa in giro.

7 commenti:

  1. Ebbene si Moncalieri chiuderà. E tutti noi abbiamo creduto che un'imprenditore Italiano potesse avere un'occhio di riguardo per il lavoro nel proprio paese, ma forse lo ha, per ora e ripeto solo per ora, per quelli della sua regione. Ho e abbiamo creduto nel rilancio, forse ho creduto a una favola, chissà. Fatto stà che le istituzioni non hanno potuto o voluto aiutare i lavoratori, sarà una coicidenza forse che il presidente della regione Piemonte (leghista) non ha abbastanza potere contro la regione Veneto, ma forse è la mia delusione che mi fa ragionare in questo modo.
    Forse a livello governativo non esiste un programma che tuteli il lavoro nel territorio nazzionale, facilitando speculazioni di imprenditori che forse di italiano hanno solo la carta di identità e pensano a fregare e sfruttare il prossimo.
    Peccato che purtroppo le tasse le paghiamo solo noi lavoratori dipendenti e costoro riescono ad evadere e beffare lo stato e tutti noi.
    Comunque la storia ormai per me è terminata e i miei 19 anni di lavoro presso la Plaset passando per EMERSON e finita con la Askoll.
    Dispiace e fa un pò rabbia, che purtropo la Askoll continuera a raggirare anche i nostri colleghi di Asti i quali ora dovranno ben distinguere le false illusioni di chi prometterà loro la momentanea salvezza lavorativa.
    E credo che faranno bene a preoccuparsi anche i colleghi di Vicenza, i quali hanno una vera e propria idolatria per il sig. Marioni che di signore a ben poco, perchè vi userà come delle pedine e non ci penserà due volte prima di buttarvi in pasto all'ignoto per il proprio rendiconto personale.

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  2. Peccato perchè se avessero usato un pò più di buon senso e meno presunzione si sarebbe potuto veramente diventare una grande azienza, invece di distruggere e perdere un portafoglio cliente di tutto rispetto lasciando campo libero alla concorrenza. Probabilmente l'imprenditore Marioni con i suoi tirapiedi non sono poi così bravi a intuire le necessità del mercato, in conclusione penso che cantinari erano e cantinari torneranno a esserlo.
    Hanno perso l'occasione di diventare una grande azienda..Ebbene si Moncalieri chiuderà. E tutti noi abbiamo creduto che un'imprenditore Italiano potesse avere un'occhio di riguardo per il lavoro nel proprio paese, ma forse lo ha, per ora e ripeto solo per ora, per quelli della sua regione. Ho e abbiamo creduto nel rilancio, forse ho creduto a una favola, chissà. Fatto stà che le istituzioni non hanno potuto o voluto aiutare i lavoratori, sarà una coicidenza forse che il presidente della regione Piemonte (leghista) non ha abbastanza potere contro la regione Veneto, ma forse è la mia delusione che mi fa ragionare in questo modo.
    Forse a livello governativo non esiste un programma che tuteli il lavoro nel territorio nazzionale, facilitando speculazioni di imprenditori che forse di italiano hanno solo la carta di identità e pensano a fregare e sfruttare il prossimo.
    Peccato che purtroppo le tasse le paghiamo solo noi lavoratori dipendenti e costoro riescono ad evadere e beffare lo stato e tutti noi.
    Comunque la storia ormai per me è terminata e i miei 19 anni di lavoro presso la Plaset passando per EMERSON e finita con la Askoll.
    Dispiace e fa un pò rabbia, che purtropo la Askoll continuera a raggirare anche i nostri colleghi di Asti i quali ora dovranno ben distinguere le false illusioni di chi prometterà loro la momentanea salvezza lavorativa.
    E credo che faranno bene a preoccuparsi anche i colleghi di Vicenza, i quali hanno una vera e propria idolatria per il sig. Marioni che di signore a ben poco, perchè vi userà come delle pedine e non ci penserà due volte prima di buttarvi in pasto all'ignoto per il proprio rendiconto personale.
    Peccato perchè se avessero usato un pò più di buon senso e meno presunzione si sarebbe potuto veramente diventare una grande azienza, invece di distruggere e perdere un portafoglio cliente di tutto rispetto lasciando campo libero alla concorrenza. Probabilmente l'imprenditore Marioni con i suoi tirapiedi non sono poi così bravi a intuire le necessità del mercato, in conclusione penso che cantinari erano e cantinari torneranno a esserlo.

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  3. Ho un acquario askol.
    Dopo che avrò diligentemente salvato gli occupanti in un acquario..lasciatemi dire.. di qualsiasi altra marca e dico quasiasi... darò una energica martellata alla struttura in vetro, esattamente sul logo.

    Anche se controproducente per il mio portafoglio, a Me serve per cancellare indelebilmente dalla mia mente gli ultimi tre anni passati e a guardare avanti.

    Un grosso saluto ai pochi colleghi di vicenza che ho potuto conoscere nelle mie settimane passate con l'oro. Di certo non rientrano nei giochi onirici di potere di chi gestisce la situazione e di certo non mi sento di colpevolizzarli.

    Quando si tratta di proprietà di un singolo...Qualsiasi conseguenza è dettata dal singolo, al massimo da un paio di persone a cui il singolo deve necessariamente appoggiarsi.

    Naturalmente, Io colpevolizzo il singolo!

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  4. e' vero un grande imprenditore non avrebbe agito cosi' ma il sign.Marioni (ops!!!)mi scuso per il sig. non ha niente del grande imprenditore men che niente il suo lustra scarpe Mastelli ne la sua badante signora (ops!!!scusate continuo a fare errori) miriam galio.Un grande in bocca al lupo a tutti i miei cari collegi operai e impiegati che in questi lunghi anni insieme con grande sacrificio e lavoro abbiamo costruito una bellissima realta' che un gruppo di imbecilli e incapaci ha distrutto

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  5. Per me sara' sempre Plaset....fino alla fine!!!Dirigenza senza fegato...........CODARDI!!!!

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  6. I Sindacati dovrebbero ricordarsi che quando in una lotta si scende a compromessi la lotta e' persa!!!Ma tanto lo sanno perche' se si e' arrivati a questo punto la colpa e' loro!!Ci raggirano quando gli serve da lottare e poi si siedono al tavolo con l'azienda e ci trattano come loro!!!Giorni di sciopero sprecati,soldi buttati al vento per una lotta persa in partenza...ARINI-GHIANI-BOLOGNI-ECC--- RICORDATEVI CHE IL LAVORO E' UN DIRITTO!!!!!

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  7. le ultime dalla askoll p&c ..la cara signora Galio ha voluto tutti i nomi di chi alla regione ah avuto il coraggio di arrabbiarsi per il lavoro che non c'era piu', con chi senza scrupolo ti toglie tutto lasciando senza niente padri di famiglia e magari intere famiglie dove l'unico redito era proprio quello. con che coraggio cara signora lei si guarda allo specchio

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