giovedì 26 maggio 2011

Piccola storia di Plaset

Plaset fondata nel 1975 dall'ing. Cottino, con sede a Moncalieri è il marchio che ha contraddistinto le pompe di scarico per lavatrici e i ventilatori per forni, cappe e  tangenziali  prodotti prima in maniera indipendente e successivamente sotto l' ombrello della multinazionale americana Emerson.
Dall'ottobre 2008 lo stabilimento produttivo di Moncalieri fa parte del gruppo Askoll (concorrenti) ed è une delle sedi produttive del gruppo dedicata alla produzione di pompe di scarico per lavatrici....
Arriviamo ai primi di Maggio, l' Askoll comunica la chiusura dello stabilimento per crisi: 208 lavoratori a casa dopo un investimento di circa 9 milioni di Euro.
24 maggio 2011 al termine dell' incontro che si è svolto a Torino presso la Regione Piemonte, l' Askoll ritira la procedura di cessata attività .  Per evitare la chiusura si avvarrà della cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale....La storia continua e oggi con questo Blog ogni lavoratore può condividere le proprie emozioni e disperazioni raccontare i momenti di lotta davanti ai cancelli e sperare in una conclusione il meno triste possibile.

5 commenti:

  1. Raga cosa dite di fare una gita a Dueville per ricordare a questi signori che siamo 420 persone senza un futuro ?
    Forse cosi' si rendono conto di quello che stanno facendo.

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  2. è un po' che se ne parla... ma cosa dobbiamo ancora sopportare prima che ci si decida ?

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  3. Vada come vada..... a Vicenza si andrà lo stesso,
    preparatevi!!!!!!!!!!!!!!!

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  4. Rotto il tavolo di trattative all'Askoll di Castell'alfero. I sindacati dopo aver ricevuto una bozza di accordo inaccetabile sotto tutti i punti, son andati in assemblea con i lavoratori che hanno deciso di riprendere il blocco sospeso dopo l'incontro in Regione. da lunedì 30/05/2011 si riprende lo SCIOPERO. vogliamo ufar sapere alla Propietà che devono aumentare i numeri dei lavoratori che rimangano in azienda. che glia attuali 146 sono inaccetabili!!!!!

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  5. Non dobbiamo andare a Dueville, ma a Vicenza sotto la sede dell'Unione Industriale. A Dueville si rischierebbe solo di ingigantire ancora di più la logica, alimentata dall'azienda, di porre il Piemonte contro il Veneto. Tutto ciò nel nome di "dividi e impera" "morte tua, vita mia".Dimostrare la nostra rabbia all'Unione Industriale di Vicenza servirà a far conoscere ai vicentini le vere incapacità imprenditoriali del Sig. Marioni e della dirigenza (consulente Mastelli in primis) di cui si circonda. Alcuni di noi sono convinti che il "santo" Marioni (così è venerato a Vicenza)neppure sappia cosa realmente succede in Piemonte, tanto è ovattato dai suoi dirigenti "signorSI". Andiamo a Vicenza e urliamo direttamente al Sig. Marioni, che aspira a diventare Presidente dell'Unione Industriale di Vicenza, le nostre ragioni.

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