venerdì 3 giugno 2011

Situazione Askoll P&C stabilimento di Moncalieri

Nell’incontro del 1 Giugno 2011 tra Azienda, Organizzazioni Sindacali e RSU, il tavolo delle trattative è stato “rotto”.
Il nuovo incontro si svolgerà direttamente nella sede della Regione il prossimo 7 Giugno 2011.
Motivo della rottura, l’Azienda ha ripetuto quanto detto nell’incontro precedente e cioè il progetto per il sito di Moncalieri è quello di produrre componenti per il gruppo Askoll  per le seguenti quantità
·         12.000.000. di alberini
·         12.000.000 di magneti rotori
·         8.000.000 di bobine di cui 2.000.000 con TP.
Il n° di dipendenti sarà di  33 persone suddivise in 25 diretti di produzione e 8 indiretti, presso un non precisato sito da affittare, nella zona industriale di Moncalieri
Questo non è stato accettato dalle parti sindacali..... e nelle 2 brevi assemblee organizzate  per i dipendenti all’interno dello stabilimento, hanno immediatamente decretato uno sciopero per i successivi turni.
La situazione quindi è molto critica, da una parte,  l’azienda mantiene le”posizioni” ante incontro presso la regione del 19 maggio u.s., senza presentare un “Progetto” con la P maiuscola, mentre le Unità sindacali non possono che NON accettare questa situazione, non resta che augurarci che nel prossimo incontro le istituzioni si “ricordino” cosa era stato richiesto....

17 commenti:

  1. Sarebbe doveroso che al tavolo delle trattative di martedì prossimo in Regione NON ci fosse PIU’ il presunto "consulente" Mastelli. Prima di tutto perché non è preparato, non è professionale, è negativo e non aiuta con il suo atteggiamento a superare questa situazione tremendamente difficile. Poi perché è volgare, arrogante, sprezzante e manca di un minimo di educazione. In effetti al Sig. Mastelli dei nostri problemi non gliene importa nulla, come non gliene importa nulla dell'Askoll. Lui è stato chiamato per condurre questa operazione e poi se ne ritornerà, con la sua ricca ricompensa, a sfruttare i lavoratori delle sue cooperative. Mastelli non sta sulla nostra stessa "barca" Askoll. In questa maledetta storia, se c'è una cosa che unisce tutti è il futuro dell'azienda. La dirigenza Askoll lo vede in un modo, noi lavoratori in un altro, ma alla fine tutti abbiamo lo stesso obiettivo: continuare a vivere in Askoll. Invece a Mastelli della nostra azienda (ha capito bene, Sig. Marioni: NOSTRA AZIENDA !!!) non frega proprio niente, lui non vede l'ora che tutta questa maledetta storia finisca. Finisca come finisca alla faccia dell'Askoll e dei lavoratori. E per questo motivo che ogni volta fa affermazioni che si contraddicono fra di loro, che inventa i numeri a suo piacimento, tanto alla fine della storia non dovrà rispondere di nulla per il semplice motivo che non ci sarà. Noi invece abbiamo bisogno di un interlocutore sicuro, professionale che ci metta la faccia. L'azienda si faccia rappresentare dall'amministratore Beaupain, forse uno dei pochi manager (se non l'unico) della Holding. Abbiamo bisogno di gente seria al tavolo delle trattative con le istituzioni. Dobbiamo interloquire con persone che conoscano realmente i numeri, e siano professionalmente preparate e non con consulenti analfabeti professionalmente o studentesse in cerca di esperienza. Questo non è il momento né il luogo adatto per fare gli stage.

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  2. Se interessati il presunto consulente e la studentesssa posso partecipare al programma dilettanti allo sbaraglio.........

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  3. Sicuramente la persona piu' preparata e che meglio puo' rappresentare l'azienda è il Dott. Beaupain,per il resto è meglio non esprimersi...... qualcuno prima o poi si accorgerà di che pasta sono fatti chi lo rappresenta, poche parole a buon intenditore!

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  4. Esprimiamoci pure ... non vogliamo Mastelli, è solo un gran arrogante maleducato e oltretutto ignorante come una scarpa. In quanto alla Gallio cosa pretendete da un ex centralinista ?

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  5. Ma lo sapevate che a Vicenza hanno oscurato il nostro blog in modo che in Askoll non possano leggerlo ? ... hanno paura che a Marioni venga la bubu al pancino a vedere che cosa pensiamo di lui e dei suoi yesman. Altro che cinesi questi sono peggio !!!!! degni del peggior regime.

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  6. "Oggi a noi domani a voi" o "stiamo tutti sulla stessa barca"....

    Non è facile immaginarsi per chi non lo vive, che un giorno quello che noi stiamo subendo a Moncalieri e Asti capitera' sicuramente anche agli stabilimenti di Dueville.
    Certo adesso il Piemonte sembra un posto lontano, "a noi tanto la cosa non riguarda...." sicuramente penseranno i dipendenti di Dueville.
    Rimane comunque il fatto che nel piano industriale della Romania è previsto l'acquisto di terreni e allargamento dei fabbricati esistenti.
    Sicuramente luogo ideale dove concentrare la costruzione della pompa di scarico, vecchio e nuovo modello.
    Vedere gli autocarri carichi delle macchine sulle quali hai lavorato per una vita che partono per l'est... dove dicono che il lavoro costi meno è straziante.
    E quindi auguri anche a voi e grazie della "solidarietà" che non avete avuto nei nostri confronti.


    Un amico

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  7. Non c'è bisogno di andare tanto lontano, purtroppo abbiamo avuto fulgidi esempi di solidarietà anche da colleghi "nostrani" ... un grazie anche a loro. Anche oggi anzichè essere solidali con Moncalieri sono al lavoro a Castell'Alfero ... bell'esempio di merda!

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  8. Se penso che noi oggi paghiamo anche il fatto che l'esubero iniziale di Castell'Alfero nel biennio di ristrutturazione è rimasto tale, mentre a Moncalieri abbiamo fatto un grande sforzo .... i colleghi "nostrani" si dovrebero vergognare

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  9. Cercare di addossare la responsabilità sui colleghi mi sembra la strada sbagliata per affrontare il problema. Ancora una volta è segno di divisione e debolezza. La questione esuberi è stata gestita da parte di Askoll investendo in modo molto diverso per i due stabilimenti.
    Quindi non credo che nessuno abbia nulla di cui vergognarsi.

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  10. Mah... sicuramnete qualcuno che ha deciso di chiudere il nostro stabilimento si deve vergognare cosa ne dite voi???????????
    Se pensiamo che addirittura hanno oscurato il blog per non farci più vedere dagli altri colleghi!!!!!!!!!!!
    Povere persone fallite non si assumono neanche le loro responsabilità si nascondono dietro un dito!!!!!!!!!

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  11. Hai ragione ma la decisione non l'hanno di certo presa i colleghi di Castell'Alfero, chi si deve vergognare sta a Vicenza.

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  12. Naturalmente nessuno sta condannando i colleghi di Castell'Alfero,forse si pensava in una solidarietà un pò diversa da parte loro......

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  13. Io ho molta paura della (orami quasi certa) chiusura di Askoll Moncalieri: c'è la crisi, non ci sono altre imprese disposte ad riassumere (specie a Moncalieri), le prospettive di una ripresa del metalmeccanico sono molto lontane. Ce la farò con i pochi soldi che mi deriveranno da CIGS e mobilità a pagare il mutuo, a dar da mangiare e una istruzione ai miei (2) figli? Forse no....ma detto ciò non condivido affatto i toni utilizzati da alcuni Colleghi, a volte sprezzanti, gretti e meschini, nei confronti del Sig. Marioni. Non credete che, in questi momenti di difficoltà per l'azienda e per il sistema economico italiano, anche lui si interroghi ogni giorno su come fare a restare a galla? Ha investito parecchi milioni nel nuovo motore askoll, ha cercato di far decollare Moncalieri con le pompe askoll... purtroppo (per noi, ma anche per lui) la macchina non gira...E cosa dovrebbe fare? Tenere aperto per garantire a noi un posto di lavoro? Chi di noi lo farebbe? Chi di noi sarebbe disponbile a perdere milioni di euro (guardate gli ultimi conti economici della Askoll P&C) ? Lottiamo per migliorare il sistema, vediamo se ci sono vie di uscita con l'azienda, ma non diventiamo meschini e gretti nel commentare Marioni o il management vicentino: perderemmo così la ns. dignità, mentre è l'unica cosa che non ci possono togliere!

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  14. Forse hai ragione, ma non è certo il sig. Marioni che ha problemi a far quadrare i conti a fine mese. Se così fosse non avrebbe certo tutta quella smania di costruire un ippodromo ed investirci 20 milioni di euro. E poi, chiudere per chiudere xchè non chiude askoll 3 a Vicenza ? Sicuramente ci sarebbe minore impatto e poi in Veneto comunque ci sono maggiori possibilità di impiego. Invece chiude noi a Moncalieri, guarda caso quelli che gli hanno sempre fatto concorrenza e che in passato gli hanno sempre dato filo da torcere.
    Non è questione di grettezza o meschinità è semplicemente questione di dire le cose come stanno.

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  15. "Non c'è bisogno di andare tanto lontano, purtroppo abbiamo avuto fulgidi esempi di solidarietà anche da colleghi "nostrani" ... un grazie anche a loro. Anche oggi anzichè essere solidali con Moncalieri sono al lavoro a Castell'Alfero ... bell'esempio di merda!"
    .
    "Naturalmente nessuno sta condannando i colleghi di Castell'Alfero,forse si pensava in una solidarietà un pò diversa da parte loro...... "
    .
    Comprensibile la rabbia dei colleghi di Moncalieri, vista la loro situazione a dir poco drammatica.
    Certo però che se gli sforzi fatti da parte di chi li rappresenta, per tentare di salvare quanti più posti di lavoro possibile, sono stati tutti sulla falsariga di quanto dichiarato ai giornali...
    "Il bilancio del gruppo (quattro sedi complessive) chiude da tre anni in rosso (nel 2011 nove milioni). Moncalieri pero' pesa solo per 1,8 milioni. «Perche' allora - chiedono i sindacati - chiudere proprio qui». Lo stabilimento di Asti perde molto di piu'." (da La Stampa dell' 11 maggio 2011)
    Se anzichè tentare di innescare una guerra tra poveri "consigliando" di chiudere lo stabilimento di Castell'Alfero, al posto di quello di Moncalieri, come qualcuno di Moncalieri ha fatto, se anche lì si fosse lavorato alacremente sia a livello sindacale che politico (non appoggiandosi a chi và a dare pubblicamente del bancarottiere a Marioni, perchè altrimenti l'unico risultato è di farlo incazzare ancora di più, riducendo ogni spiraglio di salvataggio!) per dimostrare che produrre in Italia non è poi così svantaggioso, i risultati sarebbero stati diversi... forse.
    Di certo lo sarebbe stata la solidarietà di chi, pur con i propri 212 problemi, il giorno 11 maggio 2011, si è sentito colpito alle spalle da un fuoco che credeva amico...
    Forse prima di parlare di "bell'esempio di merda" o di aspettarsi "una solidarietà diversa", è meglio che qualcuno si faccia un bell'esame di coscienza.

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  16. Io l'esame di coscienza me lo sono fatto e riesco a guardarmi allo specchio e a guardare le persone in faccia A DIFFERENZA DI te..............

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  17. quel simpatico personaggio che ha difeso il sig. marioni abbia almeno il coraggio di firmarsi col proprio nome. non ti vergogni a difendere una persona che ha chiuso un.azienda buttando in mezzo a una strada 208 famiglie solo per gioco e per ripicca? vergogna!

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