mercoledì 25 maggio 2011

Dottor Jekyll e mister Hyde

Curiosando qua e là su internet mi sono saltati all'occhio alcuni articoli comparsi a partire dal 2009 fino ad oggi riguardanti il progetto per la costruzione di un centro ippico in quel di Dueville (Vicenza). Progetto per il quale è previsto un investimento di oltre 20 milioni di euro, fortemente voluto da Elio Marioni, il proprietario di Askoll.
Inutile dire che, come in tutto quello che riguarda direttamente o indirettamente Askoll ed il suo patron Marioni, si sprecano fiumi di parole nel descrivere quest'opera faraonica, 25 ettari di terreno in cui sorgeranno, oltre ad una struttura destinata all'equitazione, anche un palazzetto dello sport, un parcheggio da 3000 posti auto ed aree destinate a bar e ristoranti.
Il progetto, partito quasi 8 anni fa, ha subito però cozzato con i regolamenti locali, poichè la zona su cui sarebbe dovuto sorgere il centro equestre era da più di vent'anni area agricola con vincoli di inedificabilità assoluta e paesaggistici, tanto che la provincia di Vicenza lo ha  stoppato costringendo il Marioni a ricorrere addirittura al TAR, presso il quale il ricorso risulta tuttora pendente.
Ora (ed è notizia dei primi di febbraio 2011) sembrerebbe che il progetto abbia subito una svolta e sia emersa la possibilità di realizzare il centro equestre in quel di Caldogno, comune a pochi chilometri di distanza da Dueville.
Nell'incontro di presentazione del progetto Marioni, oltre chiaramente a descrivere tutti i vantaggi portati da quest'opera all'indotto (ristoranti, alberghi, strutture turistiche ecc ...) ha affermato: "La struttura darà lavoro in maniera continuativa ad almeno 50 persone", e ancora che questa sarà "Un'opportunità di svago e intrattenimento gratuito vicino a casa".

Tutto questo stride, stride il fatto che questa persona, incensata e considerata al pari di un benefattore dalla comunità locale, sia disposta ad investire oltre 20 milioni di euro per creare 50 posti di lavoro (o forse più che altro per realizzare una specie di tempio intitolato alla sua persona), mentre a qualche centinaio di chilometri di distanza non si sarebbe fatta scrupoli a buttare in mezzo ad una strada 400 persone (senza considerare gli eventuali licenziamenti conseguenza dei danni provocati nell'indotto); 400 famiglie già duramente provate da un anno di cassa integrazione e che fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena.
Stridono le sue parole altisonanti "Il mio principio guida è non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te! Se portiamo questo ideale anche nel mondo dell’imprenditoria allora è naturale comportarsi eticamente, rispettando le leggi e i diritti dei lavoratori, ma anche sostenendo e proteggendo l’ecosistema" con quanto oggi sta succedendo qui in Piemonte.
Stridono ancora una volta i due pesi e le due misure adottati in parti diverse di quella stessa Italia della cui industria ed imprenditoria il nostro si dice difensore e sostenitore.

Ma allora chi abbiamo dinnanzi? Una specie di dottor Jekyll e mister Hyde? Probabilmente no, forse molto più semplicemente un piccolo imprenditore infarcito di vanagloria, assolutamente disattento verso i problemi reali delle persone e teso a realizzare sempre più utili al pari di un qualsiasi altro imprenditore americano, indiano o cinese che sia ... con buona pace dei suoi dipendenti e di tutti coloro che per i motivi più disparati si vengono a trovare sulla sua strada.

p.s.

1 commento:

  1. Sicuramente il comune di Caldogno è l'ideale visto che il n° 2 di Askoll un tal Luca Bolcati ha preso 27 voti nella lista Amministrare insieme ed il sindaco eletto il 16 maggio è proprio di quella lista!!!!!!
    Che coincidenze EHHHHHHHHHHHHHHHHH
    Puzza un pochino questa cosa?

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