Attualmente presso lo
stabilimento Askoll P&C di Castell'Alfero (AT) sono in forza circa 225
addetti; il sito fa parte del gruppo ASKOLL ed è specializzato nella produzione
di motori elettrici sin dalla sua nascita (1977), ora in particolare per
lavatrici.
Nell’ottobre 2008 la società
ASKOLL con sede a Dueville (VI) acquista dalla multinazionale americana Emerson
il gruppo EAME, del quale fanno parte gli stabilimenti italiani di Moncalieri
(TO) ex Plaset con circa 330 dipendenti, di Castell'Alfero (AT) ex Ceset con
296 dipendenti; vengono contestualmente acquisiti anche gli altri stabilimenti
esteri Eame ubicati in Slovacchia, Romania e Cina, tutti dediti alla produzione
di motori elettrici.
Il gruppo ex Eame prende il nome
di Askoll P&C.
Con questo acquisto l’Askoll ha
una quota di mercato del 40% dei motori per lavatrici europei.
Il percorso di ristrutturazione
industriale dello stabilimento astigiano inizia subito.
Per Castell'Alfero, nei piani Askoll destinato a divenire il polo di
sviluppo ed industrializzazione del motore per lavatrice del gruppo, viene
presentato un piano di ristrutturazione articolato che prevede il ricorso a 24
mesi di CIGS per ristrutturazione, dal giugno 2009 al giugno 2011 (D.M. n.
50955 del 25/03/2010), con una parallela apertura di Mobilità volontaria.
Il 7 giugno 2011 allo scadere del
biennio, visto la complessità dei processi produttivi avviati, si procede ad un
ulteriore istanza di 12 mesi di CIGS per ristrutturazione conclusa nel giugno 2012.
Analogo destino ha la Askoll
P&C di Moncalieri, la ex Plaset
fondata nel 1975 dall'ing. Cottino e specializzata nella produzione di motori
elettrici, in particolare pompe di scarico per lavatrici e i ventilatori per
forni, cappe e tangenziali. Iniziato un percorso di ristrutturazione
industriale con l’utilizzo di 24 mesi di CIGS per ristrutturazione (giugno
2009-giugno 2011) e un investimento di circa 9 milioni di euro, purtroppo l'Askoll
chiude dello stabilimento per crisi (in forza 208 lavoratori) con avvio della
CIGS per cessazione attività da giugno 2011, concessa con D.M. per 2 anni sino
a inizio giugno 2013 e ulteriori 6 mesi di CIGD (Cigs in deroga) concessa dalla
Regione Piemonte (termine 5 dicembre 2013).
Dal 2012 la sede legale della Askoll P&C viene trasferita a Castell’Alfero,
mentre in precedenza era presso lo stabilimento di Moncalieri, chiuso di fatto
a fine novembre 2011.
Per lo stabilimento di Castell’Alfero il 5 giugno 2012 presso il Ministero
del Lavoro a Roma, viene sottoscritto un verbale di accordo con relativo piano
industriale per la cessazione della produzione del “vecchio” motore universale
MCA per lavatrice, con delocalizzazione presso la stabilimento in Slovakia e con
conseguente chiusura del reparto produttivo dedicato, con un piano di 101
esuberi gestiti con la concessione di 24 mesi di CIGS per cessazione dal 7 giugno
2012 all’8 giugno 2014 (D.M. n. 70713 del 14/01/2013).
ln parallelo per i Reparti ed Enti-Servizi
non destinati alla chiusura, principalmente impiegati nella produzione del nuovo
motore Askollmotor, sviluppato a Dueville e industrializzato a Castell’Alfero
con un investimento di circa 9 milioni di euro, veniva presentata istanza per ottenere
i Contratti di Solidarietà (D.M. n. 70281 del 20/12/2012) dal 08/06/2012 al
07/06/2013.
Nell'agosto del 2013 le
produzioni del motore universale MCA, sono definitivamente cessate con
conseguente mezza in Cigs a zero ore di circa 70 lavoratori e delocalizzazione
della Linea di produzione del motore in Slovakia.
Purtroppo la produzione del
motore Askollmotor, oramai l’unico prodotto industrializzato nel sito
astigiano, trova a tutt’oggi difficoltà a raggiungere i volumi attesi dal piano
industriale prospettato.
Attualmente l'azienda Askoll
P&C è in attesa della pubblicazione del Decreto Ministeriale di concessione
del 2^ anno di CIGS per chiusura Reparto MCA e del secondo anno di Contratti di
Solidarietà; entrambe queste istanze sono state presentate a giugno 2013.
Il 31 ottobre 2013 presso
l'Unione Industriale di Asti, si sono incontrate le RSU aziendali assistite
dalle segreterie territoriali di FIM FIOM UILM e la Direzione della Askoll
P&C.
In tale incontro, richiesto dalle
Rsu sulla base di preoccupanti voci sul futuro aziendale, è emerso che la
Direzione Aziendale, visto la situazione di crisi del settore
dell'elettrodomestico, non esclude la possibilità che si proceda alla
cessazione dello stabilimento di Castell'Alfero già a giugno 2014.
Dopo tale affermazione è stata
richiesta dalle OO.SS. unitamente alle RSU aziendali la convocazione di un
tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico al fine di verificare un piano
alternativo alla cessazione.
Successivamente sono emerse voci
su una possibile vendita del settore motori e pompe per elettrodomestici da
parte di Askoll Holding.
In data 06.12.2013 presso il
Ministero dello Sviluppo Economico, rappresentato dal dottor Giampiero Castano,
con presenti RSU e OO.SS., l’Azienda ha confermato che a riguardo del futuro
dello stabilimento della Askoll P&C di Castell’Alfero fra le ipotesi vi è
la chiusura dello stabilimento.
Nella stessa riunione ha detto
che il relativo piano industriale, per difficoltà di mercato, ha visibilità
solo a tre mesi; ha escluso la ventilata vendita del settore motori per
elettrodomestici da parte di Askoll Holding.
Il dottor Castani, preso atto di
tali dichiarazioni, che saranno messe a verbale, ha ritenuto opportuno rivedere
le parti a febbraio 2014.
L'Azienda ha richiesto espressamente al MISE di fissare l'incontro non prima del 10 Marzo.
Il ministero ha concordato venendo incontro alle richieste dell'Azienda di fissare l'incontro per il 10 Marzo presso il Ministero.
Oggi 17 Febbraio l'Azienda si è rifiutata di incontrare in un tavolo istituzionale la Regione Piemonte.
Siamo in attesa che l'Azienda venga incontro alle richieste sindacali per un incontro davanti a un tavolo istituzionale per capire la vera volontà di proseguire sul sito di Castell'Alfero o se i presupposti siano quelli di chiudere definitivamente lo stabilimento.
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