venerdì 28 febbraio 2014

LA TELEFONATA CHE NON ARRIVA

“…tra poco dovrebbe squillare il telefono…ma…il silenzio, forse non prende, forse c’è qualcosa che non va nella linea, Allora provi a fare una telefonata qualsiasi e…la linea funziona, il campo c’è.
Pensi che sia stata una dimenticanza, aspetti un giorno, e poi due, e poi tre, quando squilla speri che il chiamante sia proprio lui…invece no! 
A questo punto ti chiedi il perché, ci si potrebbe sentir deluso, arrabbiato, quantomeno preso in giro ( per rimanere educati ). 
Invece no! La faccenda non sfiora minimamente, anzi, mi fa capire ancor più di quello che avevo già capito…”

Lo scorso lunedì 24.02.14 dalle ore 16,30 sono partite una serie di telefonate dai vari capi vicentini verso i propri collaboratori astigiani, colleghi che sono stati scelti per la propria professionalità a proseguire la loro attività lavorativa a Dueville ( VI ). 
E tutti gli altri? La risposta è molto semplice: niente.
I capi vicentini non hanno avuto il coraggio di farsi sentire, tanto per dire anche solamente un “mi spiace” o “non fai parte del progetto”, era troppo, troppo impegnativo, il rischio di qualche vaffa* era troppo alto, indifferenza o vigliaccheria? Sicuramente la seconda. 
Stipendiati profumatamente si spacciano per leader e non sono capaci di gestire i momenti critici figuriamoci il resto.

Intanto noi tutti siamo qui fino alla fine e rimarremo a testa alta orgogliosi, qualcun altro non avrà il coraggio di guardarci negli occhi perché la coscienza sporca impedirà di farlo. 
COMPLIMENTI!!!!

...il pensiero di tutti

1 commento:

  1. I Piemontesi “Bugia nen”…

    Il 19 luglio del 1747, durante la guerra tra la Francia e il Piemonte ci fu la storica battaglia dell'Assietta.

    20.000 francesi varcarono il confine ed entrarono in Piemonte con lo scopo di conquistare Torino, i piemontesi avuta la notizia raccolsero quanti più uomini poterono per poterli bloccare, ma riuscirono a radunarne solo 5.000 essendo molte truppe a Genova a fronteggiare una insurrezione.

    I piemontesi quindi costruirono uno sbarramento sul colle dell'Assietta e lì attesero i francesi, la mattina del 19 luglio essi arrivarono, si divisero in tre colonne di cui una attaccarono sul fianco e una di fronte; l'attacco fu molto violento e i piemontesi privi di artiglieria diedero fondo a tutte le loro risorse combattive, ma i francesi erano davvero tanti e armati fino ai denti. Per questo motivo il comando piemontese diede l'ordine di ritirata, ma il comandante Novarina si rifiutò per ben tre volte di eseguire l'ordine rispondendo "Mi am Bugiu nen!" (io non mi muovo!).

    I soldati Piemontesi vista la determinazione del loro comandante iniziarono a urlare "Bugia nen!" (non muoverti!) per incoraggiarsi a vicenda e riuscirono a sconfiggere i Francesi. Da all'ora i Piemontesi sono derisi e additati come "Bugia nen", il termine se preso da solo ci mette davvero nel ridicolo, ma la storia è ben diversa...

    Quindi sono fiero di essere un BUGIA NEN!

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