venerdì 21 marzo 2014

Askoll, oggi l’incontro decisivo al ministero

ARTICOLO DEL GIORNALE  LA NUOVA PROVINCIA DI ASTI DEL 21/03/2014

Venerdì è il giorno della verità. Alle 11 è infatti previsto, nella sede del Ministero dello Sviluppo economico a Roma, l'incontro che potrebbe essere decisivo sulle sorti dello stabilimento Askoll di Castell'Alfero. Sì, perché da metà febbraio i 150 lavoratori dell'azienda (cui se ne aggiungono altri 60 in cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività) sono in sciopero per il 50% del turno, con blocco delle merci in entrata/uscita, per protestare contro la volontà dell'azienda di chiudere la fabbrica il prossimo giugno. Una decisione conseguente alle perdite di fatturato causate dalla crisi economica in generale e da quella del settore elettrodomestici in particolare.

L'incontro di oggi è il "secondo round" del vertice tenutosi lo scorso 10 marzo, e vedrà attorno ad un tavolo gli stessi protagonisti: la delegazione aziendale, quella sindacale e le Istituzioni locali. E segue numerosi altri incontri che si sono svolti dopo quella data, a livello locale e regionale. Incontri che erano arrivati ad un livello di tensione molto elevato, di scontro e di "muro contro muro" che aveva bloccato qualsiasi forma di dialogo. Tanto che martedì pomeriggio l'azienda aveva chiuso i cancelli dello stabilimento con i lucchetti per impedire l'ingresso dei lavoratori che dovevano lavorare per il 50% del turno, atteggiamento stigmatizzato da parte sindacale. 

La situazione è stata riportata alla calma grazie all'intervento del Prefetto Pierluigi Faloni che mercoledì mattina ha convocato i sindacati in Prefettura e il giorno successivo ha invitato a sedere attorno ad un tavolo azienda e parti sociali. «L'incontro è stato positivo - commentaIsidoro Gioiello (Fim Cisl) - in quanto è stato riaperto il canale del dialogo. Ora bisogna vedere cosa accadrà domani». I benefici del clima rasserenato si sono visti subito, tanto che già mercoledì l'azienda ha tolto i lucchetti ai cancelli e, in risposta, i sindacati hanno concesso l'uscita di otto pedane di motori destinati ad un cliente statunitense. 

Soddisfatto dell'incontro anche Beppe Morabito (Fiom Cgil): «E' sempre positivo che le Istituzioni facciano da mediatrici in situazioni così complesse. In particolare ieri il Prefetto ci ha invitati ad illustrare la nostra proposta tecnica per evitare la chiusura dello stabilimento con l'inserimento di nuove produzioni che potrebbero risollevarne le sorti, anche se non mi pare che la risposta dell'azienda sia stata positiva, in quanto è emerso che il nostro lavoro non collima con i tempi stretti di cui necessita la proprietà per intervenire sulle perdite di bilancio. Speriamo quindi che a Roma la proprietà possa cambiare idea, o perlomeno rimandare la chiusura sfruttando le opportunità che potrebbero arrivare da Ministero e Regione». 

Segnali di apertura arrivano anche da parte aziendale. «Ringraziamo le Istituzioni, e in particolare il Prefetto - afferma Massimo Furlan, direttore Comunicazione del Gruppo Askoll - che ha riportato il confronto su temi seri e concreti. E' stato un primo passo in avanti che ha consentito un utile scambio di informazioni tra sindacati e azienda, anche se non ha risolto i problemi dello stabilimento. Speriamo quindi che al Ministero si trovi lo stesso tipo di collaborazione, anche a livello di Istituzioni, per arrivare a trovare le migliori soluzioni possibili».
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Considerazione: Il fantasma FURLAN si è fatto sentire dopo un mese di silenzio e come al solito a raccontare la solita minestra fritta. Il disco si è incantato? "MA CHI VUOL PRENDERE IN GIRO?". 

Peccato che siamo sempre un passo avanti rispetto a loro e tutto quello che è accaduto al Ministero lo si poteva immaginare.
Loro pensano di essere furbi ma dovranno dimostrarlo fino in fondo.
Al Prefetto hanno raccontato la storiella senza però menzionare come hanno definito le istituzioni astigiane e piemontesi. Tempo al tempo.
Noi possiamo dire che per loro hanno vinto una sola battaglia. Ora vediamo cosa avranno da offrire per coprire il silenzio di noi tutti.


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