giovedì 13 marzo 2014

LA FOLLIA DI CHI COMANDA...O ESEGUE

Mercoledì 12 marzo 2014 pomeriggio si è svolto un incontro presso l’Unione Industriali di Asti tra la Direzione aziendale Askoll P&C e Sindacati, previsto dalla legge 223/91.

La prima ora passata a discutere sui dati proiettati dall’azienda per trasparenza, trasparenza durata giusto quell’ora visto che non ci sono stati consegnati seppur richiesti più volte, stessa sorte di quelli del precedente incontro a Castell’Alfero.


Tra i rischi che l’azienda è disposta ad assumersi risultano l’eventuale naufragio del Progetto Evo e la gestione non ottimale dell’Askoll Motor traslocato in Slovacchia.
I sindacati hanno da canto loro presentato la lunga ed ingente lista dei costi della chiusura dello stabilimento, ivi compresi gli strascichi legali di ogni tipo.

Comunque l’incontro si può tranquillamente riassumere nelle ultime frasi, pronunciate dall’A.D. Beaupain, che si possono sintetizzare così:


”...Ci stiamo avvicinando al punto di non ritorno, a breve i Clienti ci faranno causa per mancata fornitura e a noi non resterà che far fallire l’Askoll P&C. Dobbiamo trovare un punto d’incontro, che probabilmente non accontenterà nessuno, tra i due estremi: lo stabilimento resta aperto e dall’altro l’azienda fallisce....

Ma, dato che è lampante agli occhi di tutti, e vista la diffusione delle notizie via web e tv direi all’Italia intera, che Lavoratori e Sindacati di Castell’Alfero sono ASSOLUTAMENTE per l’estremo che vede il mantenimento dello stabilimento APERTO, allora vien dunque da dedurre...


In tutto ciò c’è da chiedersi dove finisca la lucida scelta imprenditoriale e dove invece inizi la strategia non imprenditoriale…ma personale.

Vorremmo attirare l'attenzione di tutti i lavoratori del Gruppo: questa Direzione non ha la benchè minima idea del disastro che sta generando, questi sono campanelli d'allarme che suonano forti come campane che tra poco suoneranno A MORTO. C'è poco da star tranquilli! 
Il punto di non ritorno citato dal buon Alessandro è iniziato il giorno in cui si è decisa la chiusura di Castell'Alfero: nella PRIMAVERA 2013!

La follia non chiede e non sente...entra e ubriaca la mente.

1 commento:

  1. E' chiaro che l'azienda ha tutto l'interesse a far fallire askoll P&C in questo modo almeno non dovrebbe tirare fuori subito tutti i quattrini che altrimenti dovrebbe spendere a licenziare 220 dipendenti ... occhio ragazzi !

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